L’ecomuseo
delle Guide Alpine
si sviluppa attorno alla raccolta di
foto d’epoca,
documenti,
oggetti
e materiali che si trovano esposti dal 2002 nella
sede museale dell'ex
Comune di Balme.
I sei ambienti del museo, due al piano terra e quattro
al livello superiore, con accesso indipendente dall'esterno,
sono suddivise per argomenti: le due stanze del
piano inferiore parlano del
contrabbando con la Francia,
fiorente in zona e grazie al quale è stata possibile
la nascita delle prime
guide alpine,
illustrata nella seconda stanza insieme al
primo uso degli sci in Italia,
avvenuto probabilmente in questa zona. Antonio
Castagneri,
a cui è dedicato l'ecomuseo, fu una
delle guide più esperte
del territorio. Il piano superiore è dedicato ad
un'esposizione
più propriamente etnografica
e naturalistica,
alla quale è stato affiancato, recentemente, uno
spazio ricavato da un ambiente sul retro dell’abside
della chiesa parrocchiale adiacente, che ricorda
il periodo della seconda
guerra mondiale.
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