Malgrado la scomparsa di gran parte
della collezione durante i bombardamenti della fine dell'ultima guerra, la
raccolta di reperti romani trovati sul territorio, specialmente intorno al
tempio di Giunone Sospita, sono presentati con una volontà notevole di
trasmissione di conoscenze. La collezione si arricchisce annualmente con
reperti provenienti da scavi realizzati dall’Università, esposti in locali di
dimensioni estremamente ridotte, di difficile espandibilità. La fruibilità da
parte dei gruppi è per questo limitata.
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