La chiesa di
San Gregorio (XII-XIII secolo)
, situata in una posizione
strategica
nella zona antica
dell'abitato di Sardara,
è forse il più complesso
fra gli edifici di culto del paese: presenta un’architettura
romanica proiettata verso il gotico,
caratterizzata da una pianta a navata
unica con
abside esternamente piatta (ma internamente semicircolare)
impreziosita da una grande
bifora gotica,
rifinita sia nell’intradosso che nell’estradosso.
La facciata
è di grande pregio
artistico:
da un lato si scelse di movimentarla con la policromia
delle pietre (arenaria
e calcare)
sapientemente alternate a creare quasi un effetto
a mosaico, dall’altra si è voluto dare un effetto
di verticalità
scandendola facciata , grazie a sottili lesene,
in specchiature sottolineate da una serie di archetti
rampanti poggianti su peducci tutti concentrati
nell’area sopra il rosone. L’interno dell’edificio,
che non supera i 150
mq, privo
di finestre ad eccezione della bifora e di un’apertura
orbicolare tamponata sempre nel catino absidale,
è
essenziale
sia nella pavimentazione
che nella decorazione
che è stato possibile riportare alla luce, caratterizzata
da una singolare successione, apparentemente senza
una progettualità decorativa, di croci
greche
e rosette
ognuna delle quali inscritta in un perimetro circolare.
Una vistosa scritta
in greco,
ancora non completamente studiata, lascia ipotizzare
l'intervento di maestranze bizantine.
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