L’ecomuseo del Freidano si trova
in uno spazio chiamato “Mulino Nuovo”, un
ex grande complesso
industriale per la lavorazione dei cereali.
Costruito nel 1806 come mulino fluttuante, comincia a trasformarsi in un grande
complesso industriale nel 1851, subendo ampliamenti successivi fino alla fine
del secolo. Dopo ciò venne praticamente abbandonato tra gli anni ’20 e ’40 del
XX secolo, finendo con l’essere acquistato durante la rivoluzione agraria degli
anni ’50 dal Consorzio Agrario Provinciale, che lo utilizzerà soprattutto come
deposito. Nel 1995 il Comune acquista tutto il complesso ed inizia un progetto
di recupero e ristrutturazione.Nel 2002 fu inaugurato l’ecomuseo del Freidano,
inserito in un progetto di riqualificazione
urbana della città e del territorio.
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